domenica 24 febbraio 2008

Dove sta andando l’America?


Avevo scritto che intendevo rivedere il nuovo film dei fratelli Coen e così, ieri, l’ho rivisto e ritengo di avere compreso diverse cose nuove di questa pellicola candidata a otto premi Oscar.
Quasi tutti i buoni film li gusto particolarmente dopo averli guardati diverse volte perché vi colgo delle sfumature che prima mi erano sfuggite: è come vedere un’opera di Botticelli o di Leonardo che non ci stancheremmo di ammirare per ore e ore. Se non vado errato, nella finalissima di questa sera, a Hollywood, in cui verranno assegnati gli award del cinema, sarà in concorso anche un altro film molto interessante e recente: Nella valle di Elah, USA 2007, di Paul Haggis. A questo punto penso sia estremamente interessante notare come i due film in oggetto finiscano con una scena in cui lo stesso attore, Tommy Lee Jones, indica una prospettiva completamente diversa per l’America che noi tutti abbiamo di fronte a noi. Nella pellicola di Haggis, infatti, il protagonista issa la bandiera statunitense capovolta che, nel linguaggio militare, indica una richiesta di aiuto di quel Paese agli altri Paesi.
Nel film dei fratelli Coen lo stesso attore, nelle vesti di un vecchio sceriffo, figlio e nipote di sceriffi che, con la propria voce fuori campo sembra fornirci un commento moralista durante tutto il percorso del film, ricorda alla compagna due brevi sogni che lo hanno scosso quella notte, dopo essersi dimesso dalla polizia.
In entrambi è insieme al padre. Nel primo il genitore gli dà del denaro e lui lo perde. Nel secondo suo padre lo precede, a cavallo, facendo luce con una torcia naturale. Si accampa, gli prepara un buon fuoco per la notte e lo aspetta.
Il significato mi sembra chiaro e gravido di belle prospettive, diversamente dalla prima impressione che il film mi aveva suggerito il giorno prima. I soldi dati e persi sono i “valori” che la sua generazione ci aveva lasciato e che noi stiamo distruggendo. Credo che una simile realtà sia sotto gli occhi di tutti e non abbia bisogno di commenti: primo fra tutti la voglia di tanti figli di aprire con il martello quei salvadanai che sono i propri genitori per avere subito “la roba”.
Il secondo, molto più seducente, poetico e in cui, a mio avviso, c’è anche una citazione dalla scena finale del grande “Il posto delle fragole” di Ingmar Bergman, è, invece, a mio parere, un motivo di grande speranza: davanti a noi c’è già una luce, seppure lontana, che ci donerà chiarore e calore. Una promessa o, almeno, una speranza di tempi futuri migliori.
Con il dovuto rispetto, è anche il finale del mio scritto su Dracula, l’ICP, l’ingresso di Plutone in Capricorno, la spazzatura, l’inquinamento e tutto il resto.


Caro Uranio12 se ci sarà un premio fedeltà per questo spazio, te lo sei già assicurato… Non so quanti e quali libri di Hadès siano stati tradotti in italiano. Io ne possiedo alcuni, ma in francese e acquistati durante i primi anni Settanta. Purtroppo una volta esisteva la benemerita Libreria Arethusa di Torino (via Po, 2) che importava e teneva a magazzino preziosissimi testi stranieri. Non so se i nuovi proprietari facciano lo stesso, ma lo spero tanto.

Buona giornata a Tutti.

3 Commenti:

Blogger uranio12 ha detto...

Ciao Ciro,
posto qui questa domanda così e' piu' in vista.
A che punto siamo con la ricerca di Jonas?Vorrei chiedere se gli amici del blog l'hanno sperimentata personalmente o per qualche caro o consulente.

24 febbraio 2008 21.49  
Blogger Alberto B. ha detto...

La Rotta di Ulisse dell'astrologo (insomma) Massimo Michelini risponde ad un quesito sulle RS:

Secondo il Dizionario di astrologia di Antonino Anzaldi e Luigi Bazzoli, edito da BUR:
«Si chiama tema di rivoluzione solare annuale o, più semplicemente, rivoluzione solare, il tema costruito per il momento in cui il Sole torna sul punto zodiacale in cui era al momento della nascita del soggetto (...). Questo oroscopo, confrontato con quello di nascita, offre il "clima" dell'anno, cioè del periodo di tempo che va dal compleanno per il quale è stato costruito a quello successivo».
Se è pur vero che il moto del Sole e degli altri pianeti rapidi determina momenti particolari all'interno dell'anno stesso, non è a mio avviso vero che ogni anno ha una coloritura particolare dettata dal tema costruito per il compleanno.
Facciamo un esempio per chiarire meglio. Se in quel giorno la Luna presenta aspetti disastrosi in teoria in quell'anno potrebbero esserci momenti difficilissimi a livello emotivo, nei rapporti con le donne se il soggetto è un uomo, oppure problemi con la propria femminilità se si tratta di una donna. Oppure ancora problemi con la madre, la casa o la famiglia.
In realtà non accade questo, come non accade per tutti gli aspetti del tema di rivoluzione che riguardano i pianeti rapidi, perché i transiti - che determinano davvero i cambiamenti nella nostra vita - si esauriranno al massimo nell'arco di pochi giorni.
Non lo dico solo su base teorica, perché prima di rifiutare una teoria o tecnica la verifico sul campo. Ad esempio, in un paio di anni fondamentali e molto complicati della mia vita la rivoluzione solare diceva tutt'altro rispetto a quello che poi mi accade davvero, mentre i transiti erano assolutamente significativi e parlanti.
Non credendo nell'efficacia delle rivoluzioni solari non posso ovviamente ritenere attendibili le rivoluzioni solari mirate. Faccio però un distinguo. L'operazione para-magica di cambiare la propria vita spostandosi per il momento del compleanno può avere per chi la compie un significato psicologico e simbolico molto importante. Ossia, dubito fortemente che la vita cambierà grazie a un viaggio lontano e un'eventuale disgrazia che doveva accadere capiterà ugualmente, ma il soggetto si sentirà in qualche modo padrone del proprio destino e questo potrebbe farlo stare molto bene emotivamente. E, di fronte al benessere emotivo del singolo, preferisco accantonare tutte le motivazioni razionali o dettate dall'esperienza.
Ma a parer mio le rivoluzioni solari proprio non funzionano. Convincetemi del contrario basandovi su esempi concreti e reali e sarò felice di cambiare opinione.

25 febbraio 2008 1.06  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Caro Uranio12 la sperimentazione sul metodo Jonas procede bene nel senso che è stata portata avanti per una cinquantina d'anni e continua a essere usata con successo.

Caro Alberto B: maledizione, che terribile notizia ci porti! Adesso dovrò avvertire decine di migliaia di persone che i meravigliosi risultati ottenuti in quasi quarant'anni di RSM se li sono sognati! E, poi, dopo una scomunica venuta da una fonte tanto autorevole, soprattutto nel campo delle RS, credo proprio che molti si suicideranno...

Per il resto mi sembra che ve la caviate benissimo da soli. Di nuovo buona giornata a Tutti.

25 febbraio 2008 9.45  

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