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Licio Gelli
di Ciro Discepolo


Lunedì nero per l'Ariete, il 13 settembre 1982; nelle prime ore del pomeriggio, nella sede dell'Unione delle Banche svizzere, di Ginevra, viene arrestato Licio Gelli, gran burattinaio della scena politica ed economica del nostro Paese negli ultimi anni. Due nostre vecchie conoscenze presenziavano alla cerimonia: Saturno, in larga opposizione al Sole natale (tolleranza di 8 gradi), e Urano congiunto al Medio Cielo. Il primoo si trovava anche opposto, in maniera ancora più larga, a Mercurio, sull'asse seconda/ottava Casa, e questo non poteva certo far prevedere nulla di buono dal lato economico. Volendo, si può aggiungere Plutone, pure in opposizione larga al Sole radicale. Il tutto evidenzia l'importanza dell'azione corale nei transiti e il peso degli stessi anche quando agiscono con orbite larghe, a dispetto di quegli astrologi che vanno a cercare gli avvenimenti quando l'orbita di un passaggio è zero gradi.

Tra l'80 e l'83, periodo corrispondente al passaggio di Saturno in Bilancia, siamo stati testimoni di moltissime vicissitudini che hanno colpito gli Arieti (per opposizione) più che le Bilance. Gelli, evidentemente, è stato consigliato male o si è mal condotto in quest'impresa che, per certi versi, è stata la sua Waterloo.

Proveniente probabilmente dalla sua lussuosa villa di Carrasco, a Montevideo, una delle tantissime proprietà immobiliari da lui possedute e sparse per i cinque continenti, Gelli aveva fatto scalo a Madrid e quindi era giunto in Svizzera col falso nome di Luciano Gori. Poi, come in un film di spionaggio, si era tinto di nero i capelli e fatto crescere i baffi. Ma a nulla è valsa la commedia: le autorità ginevrine, allertate a tempo giusto forse dagli stessi giudici milanesi che stanno conducendo l'indagine sul gran massone, avevano predisposto una trappola, trappola in cui Licio Gelli è cascato come un topolino sorpresissimo e ingenuo: si era recato nella città elvetica per prelevare ben 70 milioni di dollari, dollari non lire, da uno dei suoi tanti conti sparsi negli istituti di credito di tutto il mondo!

Ma perché ha rischiato tanto? Perché ha agito di persona?

In realtà il capo dell'ex-loggia P2 le aveva tentate tutte, prima di azzardare tanto, ma i banchieri svizzeri si erano opposti a ogni tentativo di trasferimento, via telex, del credito menzionato, e allora Gelli si era visto costretto al grande passo. Ecco cosa scrissero Acciari e De Feo su "l'Espresso", pochi giorni dopo l'accaduto: "Il motivo della corsa a Ginevra a prosciugare quel conto era quello di far sparire le prove che possono legarlo al crack dell'Ambrosiano, che possono coinvolgerlo in un processo per bancarotta fraudolenta (il reato che ha segnato la fine di Michele Sindona), che gli avrebbero messo contro gran parte del sistema bancario internazionale, che avrebbero reso assai problematica la sua latitanza e più facile una sua eventuale estradizione da qualunque paese".

Può darsi, è possibile. Ma l'oroscopo sembra suggerire, invece, che avesse proprio bisogno di quei 70 milioni di dollari, anche se un giorno Roberto Calvi, indicandolo alla moglie, disse: "Vedi, quell'uomo possiede più di 500 miliardi".

Si diceva di Urano, Urano che transitava al momento dell'arresto, al Medio Cielo del Tema natale. Ebbene questo transito corrisponde spesso ad un cambiamento repentino, se non drammatico, di stato sociale. Così è stato: dalle stelle alle stalle, anche se il soggetto non ha conosciuto l'orrore delle carceri italiane, tipo l'inferno di Poggioreale: nella dorata prigione svizzera di Champ-Dollon (le celle rassomigliano a camere di uno Sheraton) in circa un anno di detenzione, prima della clamorosa fuga, ha quasi completato un libro di memorie intitolato "L'ingiusta prigione", una sorta di "Le mie prigioni" di Silvio Pellico, ma con qualche catena in meno e qualche elettrodomestico in più ...

L'11 agosto 1983, alla vigilia della sentenza di estradizione a suo carico, con un altro dei suoi colpi di scena sensazionali che costellano da decenni la sua vita (Urano in prima Casa), il Gran Maestro della loggia massonica fugge da Champ-Dallon per rifugiarsi prima in Francia, probabilmente, e poi chissà dove. Un altro capitolo del dossier Gelli si apre, e questa volta con la supervisione di Giove che, passando al Medio Cielo, gli regala la libertà.

Licio Gelli è nato a Pistoia il 21 aprile 1919 alle ore 3, secondo l'anagrafe. Molto più verosimilmente egli è nato, però, almeno un quarto d'ora dopo, quel tanto che basta ad assicurare la presenza della congiunzione Sole-Marte nella seconda Casa dell'oroscopo e non in terza. Vi è, difatti, una chiara "attenzione" del soggetto verso i problemi economici, una vis finanziaria altrimenti inspiegabile. Il ritocco proposto non nega i transiti già citati, ma anzi li esalta, offrendo loro un'orbita più stretta.

Le due dominanti principali dei tema sono: Nettuno e Urano. Il primo perché angolare al Discendente e il secondo perché signore dell'Ascendente, perché in prima Casa e perché in aspetto a vari punti del tema, compreso il Sole (sestile quasi perfetto). La dominante Nettuno al Discendente parla da sola: grande attività nelle relazioni e associazioni segrete. È questo il biglietto da visita di tale intraprendente toscano che ha tenuto, e per certi versi tiene ancora, in scacco l'Italia.

La leggenda Gelli si arricchisce ogni giorno che passa e gli aneddoti abbondano, ma non si tratta soltanto di aneddoti bensì anche di prove documentate che gli hanno procurato una pletora di capi d'accusa: associazione a delinquere, falso, estorsione, spionaggio politico, spionaggio militare, cospirazione contro lo Stato ...

In un recente libro scritto sulle sue imprese ("Gelli", Ed. Garzanti), Gianfranco Piazzesi asserisce che il nostro avrebbe lavorato per i servizi segreti dell'Est e dell'Ovest, Sifar compreso, come in uno di quei famosi romanzi di bondiana memoria. Secondo l'ex-ministro democristiano Bernardo D'Arezzo, egli avrebbe perfino militato nel PCI dal '44 al '56. Il Partito comunista italiano smentisce e il "mistero Gelli" s'infittisce.

Una ridda di voci, di dichiarazioni e di smentite gravita intorno al soggetto e ne colora i contorni in un arcobaleno che muta dal nero al rosso. Appesi al suo carro ci sono molti nomi, coinvolti direttamente o indirettamente, oppure semplicemente chiamati in causa con lo scopo di una speculazione politica. La lista è lunga, tutti i giornali ne hanno parlato e riparlato, ci sono state deboli ammissioni, puntigliose precisazioni, sdegnate smentite. Intanto mentre molti misteri sono rimasti tali, la saga della P2, ovvero la ballata di Licio Gelli, è costata la "testa" a diversi uomini che contano. Dal pozzo profondo di quella dannata loggia massonica affiorano i nomi di personaggi e di luoghi protagonisti di questa vicenda: Roberto Calvi, il ponte dei Frati Neri a Londra, i mille e mille frodati dal crack dell'Ambrosiano, Flavio Carboni, il faccendiere Francesco Pazienza, l'avvocato Federico Federici, Ortolani, Sindona ...

Troppi nomi per un uomo solo: la Luna in undicesima Casa si ritrova spessissimo in oroscopi di persone che conoscono continuamente gente nuova e che mettono radici soltanto con pochi amici. Questo potrebbe essere alla base del fatto che molti uomini politici sono stati chiamati in questione, magari soltanto perché una volta fu loro presentato Licio Gelli. Altri, probabilmente, sono colpevoli; ma tra loro ci sono anche tanti imbrogliati. Una delle diaboliche astuzie di Gelli pare fosse quella di saper organizzare abilissime messe in scena per far cadere i "suoi polli" in trappola. Pare addirittura che avesse assoldato anche un imitatore che, all'occorrenza, simulava la voce di grossi politici, al telefono, per impressionare il nuovo candidato all'iscrizione alla loggia P2. Questo aspetto decisamente truffaldino e da avanspettacolo lo si deve alla dominante Urano e all'Ascendente Aquario che, nelle loro manifestazioni deteriori, arrivano a questo e ad altro.

All'inizio di questo novembre, mentre scrivo, Gelli è ancora "uccel di bosco". Cosa gli riserva il futuro? C'è solo un doppio transito molto serio a minacciarlo nei prossimi mesi: l'opposizione di Saturno a Marte e di Plutone al Sole radix. Non è poco, anzi si tratta di due passaggi pesantissimi che, in queste circostanze, possono assumere toni altamente drammatici. Non si può neanche escludere che la sua vita sia in pericolo, soprattutto durante viaggi e spostamenti. Non pochi, in Italia, si augurano la sua morte e probabilmente sarebbero anche pronti ad accelerarla: con Licio Gelli vivo, in patria, potrebbe scoppiare un bubbone tale da far tremare le radici anche delle più salde istituzioni.

Ciro Discepolo

Tratto dal libro Da Costanzo a Nilde Jotti, edizioni Ricerca '90, 1992

 



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