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Le diverse scuole di astrologia

di Ciro Discepolo

 


Molto spesso dei lettori mi chiedono consigli bibliografici e io rispondo come ho già scritto tante volte in passato e cioè che sono convinto sia utile leggere tutto di tutti. È vero, però, che ciò era possibile una volta e oggi forse non è più praticabile dato che alle pubblicazioni vere (quelle con un editore) si aggiungono miriadi di scritti sulla rete che certamente fanno bene alla democrazia, ma – nel contempo – arrecano, sovente, ingenti danni alla cultura in quanto possono anche essere parole e concetti in libertà senz'alcuna base di preparazione seria alle spalle.

Diciamo, allora, che forse la cosa giusta sarebbe leggere tutto dei maggiori autori mondiali di astrologia. Ecco un “abstract” di alcune delle maggiori scuole mondiali:

 

La scuola tradizionalista/giudiziaria e con forti apporti innovativi, soprattutto di tipo psicologico, psicoanalitico e statistico.

Si rifanno a questa scuola molti bravi colleghi che hanno lavorato per decenni tentando di saldare assieme la parte fondamentale della cultura classica della nostra amata disciplina con le innovazioni, soprattutto di questi ultimi due secoli, prodotte dalla studio della psicologia, della psicoanalisi e della statistica applicata all'astrologia.

Chi scrive fa parte di questa scuola, pur avendo fondato l' Astrologia Attiva .

Il caposcuola indiscusso di tale segmento del sapere astrologico è André Barbault.

 

La scuola esoterica e/o evoluzionista.

Qui abbiamo, in effetti, molte sottoscuole che fanno capo ad autori come Dane Rudhyar , Stephen Arroyo ed altri.

Essa si discosta molto dalla precedente e tiene conto di numerosi elementi trascurati volutamente dalla prima: Parti Arabe, Punto di Fortuna, Punto di Morte, Lilith, Vertex, Nodi, Gradi Tebaici, ecc.

La convivenza, contrariamente a quanto pensano tanti, non è affatto impossibile tra studiosi delle due scuole. Un esempio può essere il Convegno Annuale di Vico Equense dove, in un clima di assoluto rispetto reciproco, parlano autori dell'una e dell'altra scuola. Non si tratta di tolleranza (parola che qui avrebbe un significato negativo), ma di rispetto, sincero e da ambo le parti, per il pensiero altrui.

 

La scuola ad indirizzo simbolistico/psicologico.

È quella che vede in primo piano autori come Robert Hand o Liz Greene. Essa è fortemente orientata a leggere posizioni natali e transiti in una ottica quasi assolutamente psicologica. Per darvi un'idea di ciò vi riporto l'essenza del discorso di una insegnante di matematica in pensione, interessatissima studiosa di astrologia da decenni, che seguo da molto tempo. La signora mi disse che lei studiava i transiti prevalentemente sul libro di Robert Hand e sui miei. Aggiunse anche che preferiva decisamente il primo: “Siccome Hand fa un'analisi psicologica del simbolo, la sua lettura è più tranquillizzante perché ciò che scrive può significare ogni cosa…”.

Per comprendere quale dei due orientamenti può gratificarvi e soddisfarvi maggiormente, vi consiglio un esperimento a mio avviso interessante. Prendete, per esempio, il passaggio di Marte nelle Case e leggete, per i prossimi mesi, la vostra situazione descritta dal libro di Hand e dai miei. A “partita giocata” avrete fatto certamente la vostra scelta.

 

La scuola a forte indirizzo scientista o fisico/matematico.

Conta, tra i suoi più noti maestri, Jean Pierre Nicola (Astrologia Condizionalista) e il defunto Reinhold Ebertin (Cosmobiologia).

 

La scuola Morpurgo della compianta Lisa. Non è una delle tante scuole eterodosse, ma occupa un posto importante per alcune scoperte fondamentali che ha prodotto.

Anche in questo caso non si deve pensare che i suoi seguaci non abbiano e non possano avere un dialogo con i colleghi di orientamenti diversi. Ci sono, per esempio, validissimi studiosi di questa scuola che praticano anche lo studio delle Rivoluzioni solari mirate o dell'Astrogeografia.

 

La scuola del “Sì, però…”. È quella di molti che non hanno sviluppato delle proprie teorie e preferiscono utilizzare la parte di uno scritto di un singolo autore per parlare male dello stesso. Di solito si tratta di persone assai poco colte in materia astrologica e di scarsa intelligenza. Facciamo una ipotesi e diciamo che uno di questi personaggi voglia cercare di parlare male del sottoscritto, partendo da alcune frasi ritagliate da uno dei suoi circa cinquanta libri (mettiamo “Transiti e Rivoluzioni solari”). Potrebbe dire, allora, che sì, in fondo, ciò che è pubblicato è abbastanza giusto, ma viene compromesso da una serie di inesattezze:

•  L'Autore non dice che bisogna guardare, per ogni transito, anche il tema natale e un insieme di altri fattori concomitanti (si tratta di banalità e di ovvietà che quasi ogni astrologo conosce bene fin dal primo vagito, ma non tutti sono a conoscenza di ciò e così l'esponente della scuola “Sì, però…” che dimostra, in tal modo, non solo di non avere letto bene questo libro, ma soprattutto di non avere letto gli altri venti o trenta precedenti dove queste cose, patrimonio di tutti gli astrologi veri, vengono spiegate a iosa).

•  L'Autore dice dov'è il problema, ma non ci suggerisce come risolverlo (anche ciò è assolutamente falso dato che tutta l'Astrologia Attiva spiega esattamente il contrario; tuttavia, su di un pubblico altrettanto ignorante come colui che potrebbe scrivere queste sciocchezze, la cosa fa un certo effetto).

•  L'Autore asserisce che ogni volta che cade l'Ascendente o il Sole o Marte o uno stellium in prima, sesta o dodicesima Casa, succede qualcosa di pernicioso (anche qui si tratta di un travisamento totale di quanto esposto in detto libro e in molti altri precedenti, ma il personaggio di turno, che si parla addosso tramite Internet, non avendo contraddittorio, sembra avere buon gioco, almeno fino a quando i lettori non avranno letto completamente il testo suddetto e gli altri libri dell'autore in oggetto).

•  L'Autore crede che una RS si possa esprimere anche in mancanza di forti transiti di appoggio (qui il maestro di turno si sbaglia ancora maggiormente perché la realtà è esattamente questa e viene dimostrata non con decine, ma con centinaia di esempi che non sono mai stati smontati). In materia di RS ci sono anche altri pseudo-astrologi che fingono di capire come esse funzionino, ma che in effetti non capiscono nulla sull'argomento e che basano le loro argomentazioni su due-tre casi letti in modo del tutto improprio.

 

Si potrebbe ancora continuare, ma avrete compreso il concetto. I seguaci e maestri della scuola “Sì, però…” spaziano a trecentosessanta gradi, ma – solitamente – hanno una predilezione per le Rivoluzioni solari, settore nel quale non possiedono alcuna conoscenza.

Tra i maggiori autori di questo segmento del (non)pensiero umano troviamo un Mario Rossi, due Antonio Brambilla, tre Gennaro Esposito e anche Tom e Jerry, Pippo, Pluto e Paperino.

 

La scuola antica che non ho citato per ultima in quanto ad importanza (anzi, essendo la culla dalla quale siamo partiti, è al primo posto ideale: tutti dovrebbero iniziare dalla stessa, studiando i classici, a cominciare da Tolomeo). Tale scuola vede in primo piano diversi bravissimi colleghi italiani.

 

Ciro Discepolo