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Ciro Discepolo | Personaggi | Brigitte Bardot

Brigitte Bardot
di Ciro Discepolo


Quando nel 1975 fu pubblicato “Paura di volare”, di Erica Jong, Brigitte Bardot già volava da lungo tempo. Il suo volo, inteso ovviamente in senso metaforico, è stato quello di una ragazza che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, si prese quella emancipazione, soprattutto sessuale, che la società le avrebbe riconosciuto solo diversi anni dopo. E probabilmente la ragione principale del mito Bardot risiede proprio qui. La doppia B più famosa del mondo, insieme alla doppia M di Marilyn Monroe, è stato certamente il mito femminile più celebrato ai quattro angoli della Terra, nel ventennio suddetto. Il parametro indicizzatore del suo successo universale è, come quasi sempre, la quantità di denaro circolato intorno alla sua persona e, a proposito dello stesso, il governo francese ebbe a dichiarare che B.B. fu “la maggior fonte di valuta pregiata, più ancora della Renault”.

B.B. fu la prima a indossare il bikini e fu anche la prima a sbarazzarsi del pezzo superiore dello stesso, in pubblico. I suoi film provocarono scandalo: si fece riprendere più volte nuda (ma noi italiani non l’abbiamo mai vista in costume evitico perché la censura di ieri era più repressiva di quella di oggi, anche se parimenti stupida e codina). Ha avuto tanti amanti, oltre a tre mariti, e non è stata quasi mai fedele ad alcuno di essi.

Ecco, questa bambola sexy dal musetto imbronciato ha rappresentato la trasgressione, il peccato. Gli uomini di tutto il mondo hanno visto in lei la possibile amante, certamente non la moglie; mentre le donne d’ogni Paese hanno proiettato su di lei le loro aspirazioni centrifughe, emancipative, peccatorepellenti.

Questa, col viatico celeste di Giove in decima Casa radicale, mi sembra la spiegazione più plausibile dell’enorme successo ottenuto da una brunetta ossigenata venuta a prendersi l’eredità della grande Marilyn.

Tante donne, tante attrici, bellissime, stupende e molto più sexy di lei, hanno conosciuto brevi stagioni di grande popolarità, ma poi i loro astri sono scomparsi sotto l’orizzonte con la velocità di una meteora. È il caso di Bo Derek, certamente una donna unica, ma di cui già non si sente più parlare. Ma se è interessante cercare di comprendere il perché del suo successo pubblico, è altrettanto importante, ai fini dello studio dell’astrologia, tentare di penetrare nell’animo di questa donna, nel tentativo di comprendere le sue motivazioni di base rispetto alla vita.

B.B. è nata a Parigi, da genitori borghesi, il 28 settembre 1934, alle 13.15. È pertanto una Bilancia con Ascendente in Sagittario e con Luna in Gemelli. La Luna è certamente la sua prima dominante (o codominante, insieme al Sole) essendo l’astro più strettamente angolare e formando, lo stesso, numerosi aspetti con vari punti dell’oroscopo natale. E questa Luna, da sola, come vedremo più avanti, ci dice moltissimo di lei, della sua vita.

I suoi elementi maggiormente caratterizzanti, a parte la segnatura Gemelli, sono: la congiunzione strettissima al Discendente, l’appartenenza alla sesta ma anche alla settima Casa, il trigono quasi perfetto con il Medio cielo e la quadratura nettissima con  Nettuno. Parliamo allora di libido: cosa può desiderare una Bilancia con dominante Luna al Discendente? L’Amore, naturalmente; che sarà per lei sempre con la A maiuscola, anche se a detta di moltissimi il suo comportamento, nella vita sentimentale, è stato da trivio.

Sigmund Freud, nelle Nuove lezioni introduttive alla Psicanalisi, dice che l’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare. Concordo perfettamente con ciò, pur rilevando che altrove il padre della psicanalisi ha dichiarato: “La grande domanda alla quale non sono riuscito a rispondere, nonostante trent’anni di ricerche sull’anima femminile, è: che cosa vuole una donna?”.

B.B. ha desiderato moltissimo, e lo desidera tuttora, d’essere amata. Il problema è che lo desidera in modo nevrotico, psichicamente disturbato, come la quadratura perfetta Luna-Nettuno suggerisce. Ecco allora l’inizio di uno stato d’angoscia che la porta a cercare un’avventura dopo un’altra, un uomo dietro un altro, due uomini per volta, tre uomini per volta...

L’incostanza gemelliana ha avuto, anch’essa, un peso in questa corsa senza meta. L’Amore è stato per la splendida protagonista di Piace a troppi, gioia e dolore, sofferenza, pathos, disperazione. Gli abbandoni e le separazioni li ha vissuti drammaticamente, con grande depressione e, per questo, ha tentato tre volte il suicidio: nell’altalena della vita l’Amore e la Morte viaggiano spesso assieme e questo è valso soprattutto per lei. Marte in Leone, in ottava Casa, all’opposizione di Saturno, ha gestito con freddezza e determinazione questi tentativi non riusciti. Ma se tre tentativi di suicidio non riescono, non è forse perché chi li attua non intende veramente morire?

Il Sole di B.B., in Bilancia, al Medio cielo e formante buoni aspetti, suggerisce l’idea che in lei è stata più forte la voce della coscienza (Sole) di quella dell’anima (la Luna).

Le angosce d’Amore le vengono, anche, certamente, dalla congiunzione Venere-Nettuno che, insieme al binomio Venere-Vergine (si tratta qui di una Venere “compensata”) spiega i suoi tanti tradimenti. Il suo secondo marito, Jacques Charrier, esasperato dalle sue infedeltà, fu sul punto di sfigurarla a forbiciate. L’attore avrebbe voluto spaccare la faccia a tutti quelli che si giravano a guardarla, ma erano un esercito e preferì divorziare, come aveva già fatto Roger Vadim.

Il playboy italiano Gigi Rizzi fu fotografato mentre prendeva il sole nudo a fianco a lei, pochi giorni dopo il suo terzo matrimonio con Gunther Sachs. Quest’ultimo era subentrato improvvisamente nella vita della Bardot, sostituendosi a Bob Zaguri che, quando apprese la notizia del suo matrimonio, commentò: “Io credevo che fosse andata a Parigi a far compere”.

Ma, a parte gli aneddoti coloratissimi sul disordine della sua vita affettiva, molti dei quali sono stati smentiti dal soggetto in una trasmissione autobiografica registrata da Antenne 2 e diffusa in trenta Paesi, resta il lunghissimo elenco dei suoi amanti, veramente troppi pur considerando il suo ex-lavoro e il tipo di gente da lei sempre frequentato.

Ha detto a un giornalista: “Ho paura della morte, della solitudine, della vecchiaia”. È normale, normalissimo. Soprattutto quando si passa al largo della boa della maturità, quando si lascia la giovinezza e ci s’incammina inesorabilmente verso la vecchiaia.

Ma, a questo punto, altri valori sono venuti in soccorso di Brigitte: la Luna in sesta, il Sole in nona e l’Ascendente in Sagittario. È l’amore per gli animali che ha spostato una grossa fetta di energie dall’amore per gli uomini. Un piccolo miracolo che può aiutarla a superare definitivamente l’età critica in cui si trova. Astrologicamente parlando, “scioglierei la prognosi” (penso al suo Marte in ottava), dopo il prossimo passaggio di Saturno nella sua dodicesima Casa e sull’Ascendente. Fra due o tre anni, insomma.

Nel frattempo potrà ricevere gratificazioni economiche rapportate al passaggio di Giove in seconda Casa, anche se lo stesso, durante questo transito, spesso, i soldi li fa perdere e non guadagnare. Sarebbe un disastro per B.B. che, con il suo Saturno natale in seconda Casa, è notoriamente avara. Altri che ospitano il “gran malefico” nella Casa del denaro non sono avari, ma semplicemente poveri o comunque privi di mezzi sufficienti a soddisfare le proprie esigenze. A questo proposito ricordo il tema di alcuni miliardari, non avari, a cui manca sempre quel miliardo in più per non essere angosciati sul campo economico.

Tornando a B.B., registriamo - per la cronaca - che l’ancora cinquantunenne si è ritirata a vita molto privata nella sua villa-cittadella La Madrague, la “tonnara”, suo quartier generale da dove conduce la sua lotta solitaria mirata soprattutto alla protezione delle foche destinate a sterminio autorizzato da vari governi. Per finanziarsi la campagna ha aperto un negozio in cui si vendono tutti i suoi “cimeli”, dal vasetto vuoto di crema per il viso, all’abito che indossava nel film “Babette va alla guerra”. Pare che l’iniziativa abbia avuto moltissimo successo e si può essere certi che per un feticista d’autore un reggiseno indossato da Brigitte può valere molti milioni.

Lo schermo l’ha abbandonato definitivamente, dice lei, ma non c’è affatto da esserne certi al 100%. Sono sicuro che, con il suo Giove in decima, non potrà mai percorrere il viale del tramonto sulla stessa strada, o su quella parallela, di Greta Garbo, mettiamo. Se supererà, come c’è da augurarsi, questo momento difficile (Saturno in 12a, Urano opposto alla Luna, Nettuno quadrato al Sole, Plutone opposto a Urano), sono certo che tornerà alla ribalta, magari con altri abiti, ma di nuovo acclamata.

Intanto l’attuale passaggio di Urano all’Ascendente potrebbe significare una operazione di chirurgia estetica fatta da poco o in procinto di essere effettuata. Per adesso, comunque, Brigitte è ancora e decisamente una delle cinquantenni più famose del mondo. È stata e rimarrà nel cuore di moltissimi uomini e solo un misogino potrà dire, pensando a lei, ciò che scrisse Nietzsche: “Dio creò la donna. E, a dir vero, da quel momento cessò di esistere la noia; ma cessarono di esistere anche molte altre cose! La donna fu il secondo errore di Dio”.

Ciro Discepolo

Tratto da ASTRA o da SIRIO di molti, molti anni fa